domenica 27 dicembre 2020

S. Vigilini



Carissimi amici,
siamo giunti al momento cruciale di tutti gli anni, con il solito dilemma... cosa faccio come pensierino alle persone a me care o ai miei conoscenti? beh la risposta è al quanto semplice, con un pò di buona volontà e fantasia si possono realizzare e  confezionare dei buonissimi e bellissimi biscottini friabili e gustosi. 
Il biscotto che vado a proporvi oggi si chiama S. Vigilino, il nome di questo biscotto deriva dalla località sita a Garda (VR)  precisamente Punta S. Vigilio. Un’antica tradizione lacustre racconta che i San Vigilini furono creati negli anni ’40 da Leonard Walsh, leggendario oste della Locanda di Punta San Vigilio, affacciata sulle rive del Lago tra Garda e Torri. Il britannico Walsh li fece preparare appositamente come dono di benvenuto per il suo ospite Sir. Winston Churchill, che all’epoca soggiornava sul Garda, dopo un viaggio a Venezia.
Questi biscotti, perfetti per accompagnare tè, caffè e liquori, per molti anni sono rimasti avvolti nel mistero. La ricetta, infatti, era per lo più sconosciuta: si sapeva solo che rimandavano, nel gusto e negli ingredienti, a certi pasticcini inglesi da tè a base di burro e uvetta.
Con il passare del tempo la segretezza attorno a questi semplici ma deliziosi biscotti iniziò a dissolversi e in poco tempo i San Vigilini sono diventati parte della tradizione e della storia di Garda. Oggi ogni famiglia ha la sua ricetta, tramandata di generazione in generazione: dalle nonne alle mamme e poi alle figlie e ognuna magari con il suo ingrediente speciale: un bicchierino di grappa o una leggera grattugiata di scorza d’arancia o limone.
Io vi presento qui la mia versione!
Ingredienti: 
100 gr frumina 
400 gr farina 
150 gr zucchero 
200gr burro a temperatura ambiente 
1 bustina lievito vanigliato 
1 pizzico di sale 
3 uova intere 
80 gr di Rum bianco miscelato con 120 gr di acqua tiepida 
Scorza grattugiata di un limone 150 gr di uvetta sultanina
Procedimento: 
Mettiamo a bagno l’uvetta in acqua calda per 20 minuti, poi scoliamola, strizziamola e ripetiamo l'operazione, poi mettiamola ancora a bagno per 30 minuti in una  miscela di rum e l'acqua e passato questo tempo strizziamola e teniamola da parte.
Nella ciotola della planetaria munita di gancio a K o foglia versiamo lo  zucchero e il burro e lavoriamoli assieme fino ad ottenere una crema. Aggiungiamo adesso al composto le uova e mescoliamo 2 min. vel. media. Aggiungiamo la farina, il lievito vanigliato, un pizzico di sale la buccia grattugiata di un limone e impastiamo fino a che non otteniamo un composto omogeneo. Aggiungiamo adesso l'uvetta tenuta da parte e amalgamiamo a bassa velocita.
Togliamo l'impasto dal ciotola e versiamolo su un foglio di carta forno, appiattiamolo bene e passiamolo in abbattitore usando la funzione abbattimento -> dolci -> biscotti per circa 20 minuti. 
Accendiamo il forno e impostiamo la temperatura a 165° ventilato.
Passato il tempo di riposo della frolla  formiamo delle quenelle aiutandoci con due cucchiaini e disponiamoli   sulla placca del forno ricoperta di carta man mano che le teglie sono allestite cuociamo i S. Vigilini  in forno a 165° per 17 minuti. 
Questo biscotto non deve colorirsi eccessivamente perciò non abbiate paura se lo vedrete bianchetto. 
PS: Se volete variare si può sostituire l’uvetta con 150 gr di gocce di cioccolato fondente 
Ed ecco i Nostri S. vigilini pronti per deliziare con la loro fragranza e bontà tutte le persone a noi care e non solo.... 
Alla prossima ricetta 
Un abbraccio e Buone feste a tutti!  
Francesco

Clafoutis di verdure

Carissimi Amici, 
come state? vi siete ripresi dalle innumerevoli mangiate di questi giorni? Adesso come sapete tutti, si inizia a pensare al cenone di fine anno, io dal canto mio è già un bel po' che ci penso.
Oggi vi voglio proporre un antipasto leggero e sfizioso, fatto con pochi ingredienti di stagione come la zucca e i carciofi, quest' ultimi nella cucina siciliana non mancano mai ne a Natale ne per l' ultimo, ma sono cotti solitamente interi e in maniera molto tradizionale. 
Con l' antipasto di oggi voglio accontentare tutte quelle persone che non mangiano ne carne ne pesce e che per questo sono spesso costretti a rinunciare al classico antipasto di fine anno.
Eccovi la ricetta di oggi.
Ingredienti: per 4 persone
250 gr di polpa di zucca pulita
5 fondi di carciofo già puliti
200 gr di latte
100 gr di provolone dolce
15 gr di farina 00
2 uova
burro Q.b. per imburrare
paprica Q.b.
Sale e pepe Q.b.
Procedimento:
Pre-raffreddiamo l'abbattitore usando l'apposita funzione dedicata
Tagliamo la zucca a cubetti e i carciofi a spicchietti,
disponiamoli nella vaporiera del Whirlpool 6th sense e cuociamoli 5 minuti usando la funzione 6th sense vapore. 
Togliamo le verdure dal micro saliamole e pepiamole leggermente  e  infine raffreddiamole velocemente in abbattitore usando la funzione abbattimento->verdure->pezzi piccoli per 10 minuti.

Nel contenitore del triblade mettiamo il provolone tagliato a pezzetti e tritiamolo; mettiamo da parte in una ciotola. 
 aromatizziamo con la paprica e mescoliamo azionando il triblade. 
Versiamo il composto ottenuto nella ciotola con il provolone grattugiato e mescoliamo con una spatola.
Imburriamo 4 cocotte basse, distribuiamo uno strato uniforme di carciofi, poi la zucca, poi di nuovo carciofi e zucca. 
Copriamo completamente con il composto di latte e formaggio 
e inforniamo 20/25 minuti a 180°  
Sforniamo e serviamo i clafoutis caldi in tavola con la sua cocotte.
 Eccoli pronti da servire
 Spero vi piacciono 
Buon appetito a tutti
Alla prossima ricetta
Francesco

sabato 26 dicembre 2020

Lasagne di San Frediano


Ciao a tutti, come state? iniziata bene la giornata? mi auguro di si.
Avete presente quei piatti che vi rimangono nel cuore e poi non si sa per quale ragione non ritornano più sulla vostra tavola? bene quello che vi propongo oggi è proprio uno di quelli. Queste lasagne le ho fatte più di 10 anni fa, poi come sono solito fare non l' ho più rifatta e pian piano negli anni è andata nel dimenticatoio, fino alla settimana scorsa, quando mi è tornata tra le mani la rivista di sale e pepe di quel periodo e li sono stato preso dalla voglia irrefrenabile di rifarla e così è stato.
Eccovi la ricetta di oggi.
Ingredienti: per 8 persone
250 gr di lasagne fresche all' uovo
250 gr di lasagne fresche agli spinaci
600 gr di funghi misti freschi
20 gr di funghi porcini secchi precedentemente ammollati in acqua tiepida
400 gr di carne mista macinata
100 gr di prosciutto crudo a listarelle
500 gr di besciamella
50 gr di burro più quello per imburrare la teglia
una cipolla
un mazzetto di prezzemolo
100 gr di parmigiano grattugiato
sale e pepe Q.b.
Procedimento:
Tritiamo la cipolla e lo spicchio d' aglio e stufiamoli con un mestolino d' acqua calda e  30 gr di burro per 5 minuti.
Tagliamo il crudo a listarelle e teniamolo da parte.
In un' altra padella rosoliamo la carne trita con 20 gr di burro, uniamo il crudo a listarelle e cuociamo per 15 minuti, infine pepiamo.
Uniamo i funghi precedentemente ammollati in acqua tiepida e lasciamo insaporire qualche minuto.
Aggiungiamo i funghi misti, saliamo e cuociamo per 15 minuti.

Uniamo ai funghi la carne rosolata e una spolverata di prezzemolo tritato
NB: Nel caso volessimo preparare in anticipo il ragù una volta cotto possiamo passarlo a raffreddare velocemente in abbattitore usando la funzione abbattimento -> salsa -> pomodoro-> sonda al cuore ->SI e il nostro Life farà tutto per noi. Abbattendo la temperatura velocemente abbattiamo anche la carica batterica che è la causa principale dell' invecchiamento dei nostri cibi. Il ragù così raffreddato mantiene la sua qualità per ben 7 giorni.
Prepariamo la besciamella secondo la ricetta che spiego qui.
Prepariamo la pasta per la lasagna. Mettiamo sia la pasta fresca che la pasta agli spinaci in una teglia ricopriamo con acqua calda e lasciamo a bagno per 10 minuti.
Imburriamo una pirofila, disponiamo uno strato di sfoglia verde veliamo la pasta con un paio di cucchiai di besciamella, spolveriamo con il grana  e proseguiamo alternando con il ragù
Ricopriamo con le sfoglie all' uovo e ripetiamo come sopra, besciamella, grana, ragù 
Ultimiamo la lasagna con un generoso strato di besciamella, il restante ragù e una spolverata di grana grattugiato.
Passiamo in forno a 180° per 30 minuti.
Sforniamo la lasagna e portiamola in tavola.
Il piatto e pronto!
ecco la fetta...


I vini consigliati dall' enologo Calogero Statella sono:

Considerazioni: a questo primo piatto ricco dobbiamo accostare un vino rosso di buona intensità e giusto corpo, non necessariamente invecchiato. In Toscana abbiamo tanti esempi di vini di questo tipo a base Sangiovese. Oggi vi voglio proporre un vino tra i più antichi d'Italia fatto in una piccolissima area di produzione vicino Firenze. Mi riferisco al:

- Carmignano d.o.c.g.

cantine consigliate: Capezzana - Piaggia


Alla prossima ricetta


Buon appetito a tutti e buona domenica!
Francesco

lunedì 14 dicembre 2020

Pandoro vegano "Appassionante"


Carissimi amici, 
bentornati nella mia cucina, quest'oggi vi voglio presentare una ricetta diversa: il Pandoro Vegano.
Sicuramente molti di voi si staranno chiedendo come mai io che non ho mai mostrato interesse per il vegano mi sia cimentato in questo grande lievitato della tradizione. Un motivo c'è, la mia amica Stefania Francabandiera del gruppo musicale Appassionate è vegana, e siccome avevo piacere di regalarle qualcosa fatto da me  per questo Natale un pò "strano" ho deciso di cimentarmi in questa ricetta, e il risultato è quello che potete vedere e  che condivido con voi passo passo.
Non vi nascondo il mio stupore quando l'ho assaggiato, davvero ottimo sia nel gusto che nella  morbidezza...
Voglio ringraziare Stefania per avermi dato l'opportunità di cercare e sperimentare qualcosa a me sconosciuto, poi una cosa è certa l'ho fatto con amore perché le voglio un gran bene ed è a lei che dedico questa ricetta perché è SPECIALE!
A voi la ricetta.
Ingredienti: per 2 Pandori da Kg
Per il lievitino
40 g di fecola di patate 
180 g di farina manitoba
25 g di lievito di birra fresco
200 g di acqua tiepida
8 g di zucchero di canna
40 g di latte di soia
Per il primo impasto
320 g di farina manitoba
40 g di fecola di patate
60 g di zucchero di canna
40 g di burro di cacao micronizzato
100 g di latte di soia
2 bustine di zafferano 
Per il secondo impasto
400 g di farina manitoba
80 g difesola di patate
200 g di zucchero di canna
10 gr di sale fino
220 g di latte di soia
31 gr di aroma spumadoro 
Per sfogliare 
300 g di margarina vallè
Procedimento:
Montiamo nel KCC il gancio a K e versiamo nella ciotola l'acqua, il lievito di birra  e lo zucchero e mescoliamo 2 min. impostando la temperatura a 30° lasciamo riposare qualche minuto, 
nel frattempo setacciamo la farina e l’amido (questo procedimento è meglio farlo perché così ossigeniamo le farine)  in una ciotola capiente. 
Aggiungiamo nella ciotola le farine e il latte di soia, azioniamo l'impastatrice e lavoriamo a vel 3 per 2 minuti
Otteniamo così  un impasto liquido che lasceremo lievitare per un'ora nella ciotola stessa con il coperchio inserito, azionando la modalità cottura sulla posizione 3 e la temperatura a 30°  
Passata l'ora di lievitazione l'impasto si presenta così:
Il primo impasto
Sciogliamo in un pentolino  il burro di cacao e teniamolo da parte.
Versiamo nella ciotola con il lievitino la farina setacciata con l'amido e facciamolo lavorare con il gancio per due minuti a vel. 2
poi uniamo con la macchina in movimento  il latte di soia nel  quale avremmo sciolto le due bustine di zafferano e impastiamo 15 minuti a vel 1 poi aggiungiamo lo zucchero di canna e facciamolo assorbire lavorando a vel.1,5
uniamo il burro di cacao sciolto e continuiamo a lavorare per altri 10 minuti. 
Se l'impasto dovesse scaldarsi troppo passiamo la ciotola in frigorifero per 10 minuti o se lo possedete in abbattitore a raffreddare per 5 minuti.
L'impasto è pronto quando  avrà formato la maglia glutinica e farà il velo.
Togliamo l'impasto dalla ciotola, versiamolo sulla spianatoia, diamogli un paio di pieghe e riponiamolo a  lievitare per un'ora nella ciotola stessa con il coperchio inserito, azionando la modalità cottura sulla posizione 3 e la temperatura a 30°  
Ecco come si presenta dopo l'ora di lievitazione:
Il secondo impasto
Setacciamo la farina e la fecola e aggiungiamole nella ciotola con il primo impasto, azioniamo l'impastatrice a vel.1 dopo qualche minuto aggiungiamo il latte d'avena e impastiamo 10 minuti a vel. 2 per farlo incordare.
Appena l'impasto è incordato uniamo lo zucchero di canna e dopo poco il sale fine. Per ultimo inseriamo l'aroma spumadoro 
 Lavoriamo  l’impasto per altri 10 minuti. Rovesciamolo sulla spianatoia diamogli un paio di pieghe e riponiamolo a  lievitare per un'ora nella ciotola stessa con il coperchio inserito, azionando la modalità cottura sulla posizione 3 e la temperatura a 30°  
Sfogliamo l’impasto
Passata l'ora di lievitazione andiamo a sfogliare l'impasto.
Stendiamo l’impasto sulla spianatoia e tiriamolo con il mattarello sino a formare un rettangolo di 1 cm di altezza più o meno.
Ricopriamo la superficie con  la margarina ben fredda ma morbida. 
Ora pieghiamo i due lembi più esterni dell’impasto verso l’interno del rettangolo a metà  e ripiegate nuovamente i due lembi ottenuti verso l’interno ottenendo 4 strati. Avvolgiamo il rettangolo ottenuto nella pellicola e facciamolo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti. Se possedete l'abbattitore di temperatura raffreddatelo 20 minuti con la funzione di raffreddamento.  

Ultima lievitazione
Prendiamo l'impasto ormai freddo, togliamolo dalla pellicola e arrotoliamo su se stesso dal lato corto in modo da ottenere un salsicciotto a cui daremo una forma sferica. 
Imburriamo con la margarina vegetale o con lo staccante spray lo stampo.
Sistemiamo l’impasto sul fondo dello stampo e facciamolo lievitare per almeno 4 ore, ad una temperatura di 30° fino a che non ha raggiunto un cm dal bordo dello stampo. Se possedete l'abbattitore di temperatura con la funzione di camera di lievitazione metteteli dentro a lievitare a 30°
 Quando il pandoro ha ultimato la sua lievitazione mettiamolo sul tavolo e lasciamolo a temperatura ambiente per 30 min. al fine di far formare una sottile pellicina. Accendiamo il forno in modalità statica solo sotto a 180°. Passato il tempo di riposo del pandoro bucherelliamo la superficie con uno stuzzicadenti al fine di evitare la formazione di bolle d'aria in cottura, 
Inforniamolo per i primi 10 minuti a 180 gradi e poi proseguiamo la cottura per altri 40/45 minuti a 160 gradi. 
 Sforniamo il pandoro, depositiamolo sulla griglia per il raffreddamento e lasciamolo nello stampo fino a completo raffreddamento, mi raccomando non sformatelo prima poiché rischierebbe di collassare 
Una volta freddo copovolgiamolo, sformiamolo e facciamolo raffreddare bene prima di confezionarlo per almeno 10 ore.
Confezionammento:
Con questa ultima fase importante termina "finalmente" il lavoro; prendiamo il pandoro utilizzando dei guanti in lattice (questo serve per evitare che si formino delle muffe nel pandoro), porlo all' interno di un sacchetto in propilene per alimenti all'interno del quale avremmo nebulizzato dell' alcool buongusto a 95°. Il pandoro raffreddato correttamente e così confezionato, conservato in un ambiente asciutto e fresco, rimane inalterato e soffice per almeno 60 giorni.
Il servizio:
Poco prima di servirlo mettiamo il nostro pandoro vicino ad una fonte di calore questo farà si che la margarina si addolcisca e il pandoro riacquisti la sua fragranza.
Mettiamolo su un piatto da portata, spolverizziamo di zucchero a velo e tagliamolo a fette.
Il pandoro è servito!
Buon Natale a tutti  Vegani e non...
Con affetto Francesco 

Ricetta liberamente tratta dal sito vegolosi.it e da me rivisitata nei passaggi e modalità di preparazione
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